Comprare a Rate, pregi e difetti degli acquisti rateali
Di frequente si preferisce fare acquisti a rate piuttosto che affrontare una spesa per intero, grande o piccola che sia.
I pagamenti rateali sono, infatti, utilizzati per comprare automobili e scooter, arredare la propria casa, affrontare gravose spese mediche, coprire i costi del matrimonio da favola che si sogna da sempre, ma anche per togliersi lo sfizio di una vacanza ed acquistare beni non fra i più costosi, come uno smartphone o un abito.
D'altra parte godere oggi di un bene o un servizio che si pagherà in futuro, tramite piccole rate che non gravino sul bilancio familiare o non obblighino a smuovere denaro diversamente investito, è una prospettiva interessante per molti, come conferma la notevole crescita di acquisti rateali nel nostro paese.
Una delle formule più comuni nel caso di acquisti a rate è rappresentata dal prestito finalizzato, un particolare finanziamento che si accende direttamente nel punto vendita in occasione dell'acquisto al quale esso è vincolato.
Oramai la maggior parte dei negozi ha stretto particolari convenzioni con banche e finanziarie per consentire ai propri clienti di fare acquisti in serenità, dilazionando i costi nel tempo e beneficiando in molti casi di condizioni di finanziamento particolarmente vantaggiose.
I punti vendita hanno, infatti, un maggior potere contrattuale nei confronti delle finanziarie rispetto ai singoli clienti e possono ottenere tassi d'interesse assai ridotti, con ovvi benefici sia per i venditori sia per gli acquirenti i quali sono solitamente allettati dalle offerte che promettono acquisti con rate a tasso zero.
In merito ricordiamo come sia sempre necessario prestare grande attenzione al contratto di prestito (il quale è distinto da quello di vendita), verificando in particolare che il tasso d'interesse effettivo globale sia davvero nullo e non limitarsi a considerare il TAN (Tasso Annuo Nominale).
Per semplificare: un prestito prevede un TAN che può essere pari a zero e pertanto il compratore "spalma" il pagamento su diversi mesi senza l'aggravio d'interessi, ma prevede anche altri costi come ad esempio quelli relativi all'apertura della pratica di prestito, all'incasso delle rate etc... i quali possono rivelarsi cospicui.
Tali spese sono riassunte in un indice chiamato ISC (in passato noto come TAEG) e quando tale valore non è pari a zero significa che il finanziamento vincolato ad un acquisto a rate implica costi extra.